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Informativa lavoro

Legge di Bilancio 2024

Le principali novità a seguito della pubblicazione in G.U. n. 303 del 30 dicembre 2023 della Legge n.213/2023

 

Rimodulazione aliquote Irpef 2024, detrazioni e no tax area

Per l’anno 2024 l’IRPEF lorda viene calcolata applicando, in luogo di quanto previsto dall’ art. 11, co. 1, TUIR, le seguenti aliquote per scaglionidi reddito:

fino a 28.000 euro 23%;

oltre 28.000 e fino a 50.000 euro 35%;

oltre 50.000 euro 43%

Viene inoltre innalzata la detrazione da lavoro dipendente che passa da € 1.880,00 ad € 1.955,00 su base annua e qualora il reddito complessivo non superi € 15.000,00 la “No tax area” viene elevata ad € 8.500,00 annui.

 

Fringe Benefit

Rispetto al 2023 vengono modificati i limiti di esenzione e la platea destinataria del fringe benefit.Pertanto a partire dal 01/01/2024 e fino al 31/12/2024 è previsto un primo limite di € 1.000,00 per la generalità dei lavoratori ed un secondo limite di €2.000,00 per chi ha figli fiscalmente a carico.

Per poter applicare l’esenzione fino a € 2.000 il datore di lavoro dovrà ricevere e conservare una dichiarazione firmata digitalmente dal lavoratore, il quale dichiari in tal modo di averne diritto. In assenza della dichiarazione il beneficio sarà applicabile entro il limite di € 1.000.

Qualora il valore annuale totale del o dei fringe benefit fosse superiore agli importi sopra indicati, l’intera somma dovrà essere assoggettata a tasse e contributi.

 

Detassazione premio di produttività

La nuova legge di Bilancio ha confermato anche per il 2024 la riduzione al 5% dell’aliquota IRPEF a titolo di imposta sostituiva sulle somme erogate ai lavoratori dipendenti del settore privato relative ai premi di produttività ed alle somme corrisposte a titolo di partecipazione agli utili.

Si ricorda che la strutturazione del premio è totalmente demandata alla contrattazione di secondo livello che può assumere le più diverse configurazioni, fermo restando che per abilitare la detassazione è necessaria la presenza delle seguenti duplici condizioni:

  • nell’arco del periodo congruo definito nell’accordo, si realizzi il raggiungimento di almeno uno degli obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione a cui è “legata” l’erogazione del premio;
  • sia verificabile e misurabile l’indice incrementale del raggiungimento dello specifico obbiettivo attraverso indicatori numerici precisi ed oggettivi dedotti nell’accordo collettivo.

L’accordo aziendale che regolamenta il premio di risultato può prevedere la possibilità a favore dei lavoratori destinatari del piano di incentivazione della facoltà di optare tutto o parte del premio di risultato per la fruizione di misure di welfare aziendale e quindi decidere che il proprio premio di risultato conseguito venga erogato sotto forma di beni e servizi o sotto forma di rimborso spese aventi finalitàsociale.

La tassazione agevolata si applica ai premi fino a €3.000, che vengono riconosciuti ai lavoratori che abbiano registrato nell’anno precedente un reddito di lavoro dipendente fino a 80.000 euro.

Il limite per l’applicazione della detassazione sale a € 4.000 nel caso di coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro.

 

Esonero contributivo per donne disoccupate vittime di violenza

La legge di Bilancio 2024 ha introdotto una novità importante che riguarda l’esonero contributivo previsto per il triennio 2024-2026 in favore di tutti quei datori di lavoro che assumano donne disoccupate vittime di violenza e beneficiarie del cosiddetto “Reddito di Libertà”.

Per tali assunzioni è previsto un esonero pari al 100% della contribuzione a carico del datore di lavoro entro un limite annuale massimo di € 8.000 e spetta per le seguenti tipologie contrattuali:

  • In caso di assunzione a tempo indeterminato per un periodo di ventiquattro mesi dalla data dell’assunzione;
  • Nel caso di assunzione a tempo determinato (anche in somministrazione) per dodici mesi dalla data dell’assunzione. In caso di trasformazione a tempo indeterminato l’esonero si prolunga fino al diciottesimo mese dalla data dell’assunzione.

 

Esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 30

Per il 2024 è previsto l’esonero contributivo per giovani under 30 (29 anni e 364 giorni).

Lo sgravio sarà pari al 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di 36 mesi e con un limite pari a € 3.000 annui riproporzionati su base mensile.

Il lavoratore non deve essere mai stato occupato a tempo indeterminato nel corso dell’intera vita lavorativa.

 

Esonero contributivo donne svantaggiate

È prevista la decontribuzione del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, inclusi i contributi INAIL e senza un massimale annuo di decontribuzione rispetto all’anno precedente.

Per ottenere la decontribuzione sarà necessario che la lavoratrice rientri in almeno una delle seguenti condizioni:

  • avere almeno 50 anni di età ed essere disoccupata da oltre 12 mesi;
  • essere residente in Italia e risultare priva di impiego da almeno 24 mesi senza limiti di età;
  • essere priva di impiego da almeno 6 mesi, purché residente in un’area svantaggiata o con una professione o assunzione in un settore economico caratterizzato da un’accentuata disparità occupazionale di genere, senza limiti di età.

 

Esonero over 50:

Per i datori di lavoro del settore privato che assumono soggetti con almeno cinquant’anni di età, disoccupati da almeno 12 mesi, è previsto un esonero contributivo pari al 50%.

La durata dell’esonero sarà pari a:

  • 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato;
  • 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato;
  • 18 mesi cumulativi totali in caso di trasformazione del rapporto di lavoro da determinato ad indeterminato.

Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico ed i contratti di lavoro intermittente.

L’assunzione deve determinare un incremento occupazionale netto e l’agevolazione è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento, nei limiti della contribuzione previdenziale dovuta.

 

Taglio del cuneo contributivo in favore dei dipendenti

Viene confermato anche per il 2024 l’esonero contributivo parziale a carico dei lavoratori dipendenti, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico.

Per gli stipendi annui fino a €25.000 l’esonero sarà pari al 7%;

Per gli stipendi tra i € 25.000 – € 35.000 l’esonero sarà pari al 6%.

Oltre tale soglia di reddito non è previsto alcun esonero contributivo.

 

Decontribuzione in favore delle lavoratrici madri

Per il periodo 01/01/2024 al 31/12/2026 viene riconosciuto un esonero contributivo in favore delle lavoratrici madri di 2 o più figli.

L’esonero viene riconosciuto solo alle lavoratrici madri con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico. Di seguito i beneficiari della misura a sostegno:

  • Per le lavoratrici madri di tre o più figli l’esonero spetta per i periodi di paga dal 01/01/2024 al 31/12/2026 e fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo;
  • Per le lavoratrici madri di due figli l’esonero spetta in via sperimentale per il solo anno 2024 e fino al mese di compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

In entrambi i casi l’esonero spetta nel limite massimo di € 3.000,00 per anno solare riparametrato su base mensile (€ 250,00 per la singola mensilità).

La decontribuzione per lelavoratrici madri si cumula con l’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti che viene confermato, in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.

 

Modifiche al congedo parentale

Da gennaio 2024 i genitori che hanno completato il periodo di congedo obbligatorio di maternità potranno usufruire entro il 31/12/2024 di ulteriori 2 mesi di congedo parentale retribuito all’80% fino al sesto anno di vita del bambino.

 

Super deduzione 2024

Per il solo anno 2024 è prevista una maggiorazione del costo ammesso in deduzione in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2024.

I beneficiari sono tutte le imprese e gli esercenti arti e professioni che svolgano attività di lavoro autonomo e che hanno esercitato l’attività per tutto il periodo d’imposta 2023.

L’agevolazione non spetta alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, quelli assoggettati a liquidazione giudiziale (fallimento) ovvero quelli assoggettati agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa (es. liquidazione coatta amministrativa, amministrazione delle grandi imprese, concordato preventivo, etc.)

La maggiorazione pari al 20% del costo ammesso in deduzione, potrà essere applicata solo in presenza di un duplice requisito:

1) incremento occupazionale nel 2024: il numero dei dipendenti a tempo indeterminato, alla fine del periodo d’imposta 2024, dovrà essere superiore al numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel 2023;

2) aumento del costo del lavoro nel 2024.

È prevista una ulteriore maggiorazione del 10% qualora il lavoratore rientri in una delle categorie meritevoli di maggiore tutela.

La maggiorazione del 20% si applica al minore importo tra:

  • il costo dei neoassunti sostenuto nel 2024;
  • l’incremento complessivo del costo del personale dipendente rispetto a quello relativo all’esercizio 2023.

Indennità per lavoro notturno e festivo

L’ultima rilevante novità della nuova Legge di Bilancio è proprio la conferma del trattamento integrativo speciale per i dipendenti del settore turistico, ricettivo e termale e che si applica agli emolumenti retributivi legati al lavoro notturno e agli straordinari festivi.

La novità più significativa è l’ampliamento dei beneficiari. Infatti la detassazione viene estesa anche ai lavoratori della somministrazione e ristorazione.

Nel periodo tra il 1° gennaio 2024 e 30 giugno 2024 i lavoratori di questi settori che svolgono prestazioni di lavoro notturno e prestazioni di lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi riceveranno un trattamento integrale speciale pari al 15% delle retribuzioni percepite in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuato nei giorni festivi.

Questo beneficio sarà concesso solamente ai lavoratori del settore privato con un reddito di lavoro dipendente, nel periodo di imposta 2023, inferiore a 40.000 euro.

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